Pomodori: in alcuni casi possono essere tossici e pericolosi. Quando?

I pomodori sono tra gli ortaggi più amati in cucina, ma non solo; il loro gusto delicato e saporito li rende perfetti anche per preparare il Bloody Mary, un cocktail apprezzato in tutto il mondo, a base proprio di passata. Consigliati dai nutrizionisti per le loro infinite qualità, nascondono però alcuni infidi pericoli che spesso vengono trascurati e ritenuti poco rilevanti, ma possono dimostrarsi assai fastidiosi per alcuni soggetti sensibili.

Curiose? Iniziamo!

Pomodori: tanta salute e qualche effetto collaterale!

Cominciamo con il dire che i pomodori sono potentissimi antiossidanti, combattono la degenerazione cellulare e l’invecchiamento grazie all’elevato contenuto di licopene. Si tratta di un carotenoide particolarmente efficace, che sprigiona benefici soprattutto in cottura, senza risentire del trattamento termico, anzi migliorando le sue prestazioni biodisponibili.

Contengono inoltre vitamina E, C e flavonoidi che mantengono in ottimo stato l’apparato cardiovascolare. Riducono i livelli di colesterolo LDL, contrastando la  formazione delle placche aterosclerotiche. Ricchissimi di acqua, permettono di idratare l’organismo senza appesantire e assicurano un senso di sazietà soddisfacente soprattutto per chi è a dieta. Se consumati freschi e crudi, combattono la ritenzione idrica e aiutano ad abbassare la pressione.

Sono fonte di fibre e aiutano la peristalsi intestinale. Grazie all’apporto di betacarotene e luteina, preservano la vista.

MA… non tutti possono consumarli senza controindicazioni!

Pomodori

Urge chiarire che la solanina li rende potenzialmente tossici per l’organismo umano; la sua presenza è inversamente proporzionale al loro grado di maturazione: più un pomodoro è maturo meno ne contiene. Scegliete solo quelli di stagione. Gli acidi organici, inoltre, li rendono inaddatti ai soggetti con problematiche gastrointestinali. Se soffrite di ulcere o gastriti, assumeteli solo previa cottura, essendo termolabili perdono potenziale.

L’istamina di cui sono provvisti, infine, potrebbe causare pesanti reazioni allergiche alle persone particolarmente sensibili.

Se ne siete ghiotte, cucinateli prima mangiarli: questo alimento cotto risulta assai più tollerabile, regala dosi più elevate di licopene, perde però la vitamina C.

Rimediate a fine pasto con un arancio e avrete coperto il vostro fabbisogno fisiologico naturale!